Sul tema della raccolta differenziata la città ha ottenuto alcuni risultati positivi, adesso bisogna consolidarli e migliorarli riducendo ancora di più il costo per i cittadini.

L’obiettivo a breve termine è l’apertura del CCR, l’isola ecologica, previsto in via Catusi, dove ogni cittadino possa conferire il rifiuto differenziato: plastica, carta etc. Dovrà essere previsto un meccanismo di ecopunti che spinga gli acesi, premiandoli economicamente, a conferire, semplificando così anche il porta a porta. Bisogna anche andare oltre lo spreco, attraverso la realizzazione di un centro di riuso e riparazione che agevoli il riutilizzo di oggetti ancora funzionanti.

  1. Puntare alla tariffazione puntuale, da raggiungere entro la fine sindacatura e nelle more applicare nel piano economico e finanziario su cui si basa la tariffa, le norme più recenti che prevedono una separazione del costo legato alle persone da quello legato ai mq. (garage etc.).
  2. continuare a spingere sulle quantità di raccolta differenziata prodotta in particolare dalle grandi utenze, migliorando la raccolta di talune tipologie di rifiuti (oli esausti, pile, apparecchiature di illuminazione etc.);
  3. puntare al miglioramento della qualità del rifiuto differenziato che oggi ancora ci penalizza;
  4. migliorare le modalità di raccolta domiciliare laddove questa per particolari condizioni urbanistiche (per esempio zone intensamente popolate come Piazza Europa) crea maggiori problemi, introducendo evoluti strumenti di raccolta di prossimità con identificazione delle utenze;
  5. Mettere a gara i rapporti con le aziende convenzionate per la selezione e il recupero dei rifiuti (umido, ingombranti, raee etc.) ottenendo così costi più bassi di smaltimento;
  6. proseguire le azioni di educazione ed informazione ambientale specie negli istituti scolastici di ogni ordine e grado.

In attesa della tariffazione puntuale, si deve subito intervenire con la  revisione delle tariffe previste dal piano economico e finanziario.  E’ giusto ripartire il costo dei servizi comuni come ad esempio lo spazzamento in base ai mq ma è giusto, anche, che venga penalizzato chi produce più rifiuti e non è attento alla differenziazione. Quindi si deve prevedere una quota fissa per persona e una quota legata ai mq, in questo modo non ci sarà più la pensionata che vive da sola che paga un costo elevatissimo rispetto alla spazzatura che produce, intervenendo, semmai, con dei correttivi legati al reddito ISEE. Sarà attivata una specifica applicazione ed un accesso ad un portale ove gli utenti potranno avere tutte le informazioni sui pagamenti e sulla situazione tributaria, e a regime anche sui conferimenti di RD presso la stazione ecologica.

È necessario intensificare la lotta e le multe a chi abbandona rifiuti, attivando le guardie ambientali e posizionando ulteriori telecamere, soprattutto nelle aree periferiche. Bisogna colpire pesantemente chi abbandona i rifiuti. Per la lotta all’abbandono, è opportuno prevedere anche l’incrocio delle banche dati per individuare chi non dispone di mastelli, questo produrrà anche un vantaggio economico ai cittadini corretti: pagare tutti per pagare meno.

È necessario verificare e monitorare attentamente l’operato della TEKRA, facendo sì che anche i servizi accessori previsti in contratto, come la scerbatura e la pulizia delle caditoie, vengano costantemente eseguiti. Occorre bonificare le discariche abusive con conseguente inasprimento delle sanzioni per coloro che abbandonano rifiuti di ogni genere, e procedere alla verifica dei siti industriali e artigianali dismessi per il controllo di eventuali sostanze nocive abbandonate.

Dobbiamo intervenire sul rischio amianto applicando la Legge, con la mappatura e monitoraggio della pericolosità dei siti dove sono allocati costruzioni con coperture e manufatti in amianto. La rimozione o messa in sicurezza dei siti pubblici e privati con presenza di amianto.

Il Comune deve agire sull’ambiente e la vivibilità attraverso la collaborazione con ASP e ARPA per la verifica delle radiazioni elettromagnetiche, delle emissioni inquinanti in atmosfera e dei rumori.

Per quanto riguarda il depuratore, in atto esiste un progetto ministeriale di massima per la sua realizzazione tramite fondi nazionali.Il nostro mare deve tornare ad essere attrattivo e dobbiamo puntare alle bandiere blu, sarà un impegno politico vigilare attraverso tutti gli organismi, affinché il progetto prenda corpo concreto ed esecutivo.