PROGRAMMA AMMINISTRATIVO DELLA LISTA MOVIMENTO 5 STELLE ACIREALE

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Quando, con il cuore, abbiamo scritto il programma per le scorse Elezioni Amministrative, ci auguravamo che Acireale rinascesse, ridiventando “il salotto” della Provincia di Catania. Abbiamo invece visto passare grandi proclami e pochi risultati, alcuni di questi pessimi, che ci riportano in anticipo ad un nuovo confronto. Così la prima riflessione non può che nascere dalla facilità che hanno avuto tanti nel bandire grandi promesse. A volte è anche facile realizzare, con artifici e trucchi, singole iniziative a vantaggio di pochi, la vera difficoltà consiste nel realizzare proposte che, facilitando la vita di tutti, contribuiscano a favorire quella dei singoli.

In questo documento programmatico esiste un collegamento a catena doppia tra tutte le proposte, dichiarato solo qui, ma ripetuto come un mantra sottinteso in ogni punto del programma: “nella società globalizzata non può esistere il benessere del singolo senza quello della collettività”, “ una società non può essere vivibile se è impregnata dagli illeciti della politica”.

Il nostro mantra non nasce da ideologie, ma da evidenze pragmatiche ed economiche: la città è un sistema complesso, spostando una singola azione, a catena le modifiche si amplificano. Così, quando gli illeciti della politica provocano modifiche per interessi personali, anche se appaiono banali, in realtà la ripercussioni economiche si abbattono su tutta la città.

È dovere di tutti noi acesi svegliarci e dare una mano alla rinascita di Acireale.

Quello che proponiamo sono progetti e idee concrete per fare in modo che la città ritorni ad essere quel luogo di aggregazione sociale, culturale, economica e commerciale che era qualche decennio fa. Quello che nei nostri cuori era e rimane ancora adesso “il salotto” della Provincia di Catania.

Rivogliamo la Acireale rinomata in tutta la penisola per le sue splendide Terme, per il commercio degli agrumi, per la sua valenza culturale, per il carnevale, il mare, i borghi, il patrimonio artistico e archeologico, per i percorsi naturalistici, tutti “valori” che solo poche città possono vantarsi di avere.

Nel nostro programma non troverete verità calate dall’alto ma una puntuale raccolta di quello che ci suggerisce chi ci sostiene e chi ci critica, perché spesso è proprio grazie alle critiche che si cresce.

La nostra è una Rivoluzione Culturale che deve portare tutti ad una maggiore consapevolezza dei propri diritti e doveri all’interno di una Democrazia evoluta.

Efficienza, trasparenza amministrativa e politica

Struttura amministrativa ed uffici

Il contesto amministrativo della nostra città è oggettivamente inadeguato e non risponde alle legittime aspettative e ancor meno ai diritti di tutti i cittadini. La macchina burocratica, dal cui buon funzionamento dipende l’ottenimento dei risultati, oggi si trova in una situazione che è palesemente disastrosa. Su 520 dipendenti del comune, 273, ovvero la maggior parte, sono a tempo determinato, tra i cosiddetti ex articolisti ed altre categorie. Un record poco invidiabile, che temiamo non abbia altri riscontri in Italia. Interi uffici, ad esempio quello fondamentale dei tributi, è retto da personale a tempo determinato. Persone che temono da un anno all’altro di non ottenere il rinnovo del proprio contratto. Sfruttati e sottopagati con un limite significativo alle ore lavorative.

Il personale a tempo indeterminato è quasi tutto oltre i 50 anni, fra 10 anni sarà quasi tutto in pensione. Quelli con la licenza di scuola dell’obbligo sono il triplo dei laureati. Non si è fatta nel tempo nessuna formazione e riqualificazione.

L’area lavori pubblici è retta da un ingegnere in comando con un contratto che scade fra pochi mesi, due dirigenti sono o stanno per andare in pensione, uno è in comando all’IACP. L’ex responsabile della protezione civile è implicato in note vicende giudiziarie. Abbiamo una carenza incredibile ed una macchina burocratica fuori da ogni controllo politico.

Acireale utilizza ancora il “Nucleo di Valutazione” come organo di valutazione dei dirigenti, la normativa, neanche tanto recente, prevede che si utilizzi l’OIV, Organismo indipendente di Valutazione, che è terzo rispetto all’amministrazione, ed è quindi imparziale nella valutazione.

Noi lo attueremo, questo passo permetterà di applicare in maniera appropriata il controllo di gestione, con una corretta valutazione della performance. Non dimentichiamo i rilievi in proposito della Corte dei Conti.

L’applicazione piena del controllo di gestione permetterà alla politica di definire gli obiettivi da raggiungere, quantificandoli attraverso precisi indicatori, e di verificare e premiare, di conseguenza, solo in base al loro effettivo raggiungimento.

L’impegno e l’efficienza della macchina burocratica sono indispensabili al raggiungimento degli obiettivi che ci prefiggiamo. Il personale comunale va quindi stabilizzato, motivato, formato e riqualificato, individuando e coprendo i ruoli oggi scoperti. Contestualmente, va inasprita la lotta all’assenteismo e all’inefficienza.

Informatizzazione spinta

Oggi l’amministrazione acese non dispone, o perlomeno non evidenzia, competenze interne, il CED, Centro Elaborazione Dati, il cuore informatico degli uffici, è realizzato solo nominalmente. Anche solo per installare un PC o un editor di testo come Word l’ente si rivolgere ad aziende esterne. In queste condizioni, è impossibile, per il Comune di Acireale, anche solo immaginare la possibilità di incrociare e coordinare le proprie banche dati. Ci si dimentica che i dati sono ricchezza.

È assolutamente necessario dotarsi di un CED che serva tutti gli altri uffici. Centralizzare gli acquisti di attrezzature informatiche in modo da ottenere prezzi migliori e semplificare l’attività di manutenzione. Utilizzare applicazioni Open Source in modo da abbattere i costi delle licenze, regolarizzare la posizione del Comune in termini di decreti sulla privacy sul DGPR, oggi obbligo stringente che tutela la privacy dei cittadini.

Attraverso un bando, o attingendo da altri comuni, ci si deve dotare rapidissimamente della figura di responsabile, creando un ufficio composto dal personale che già opera nell’amministrazione, individuandolo e formandolo opportunamente.

Tutti i flussi interni agli uffici e verso l’esterno devono essere informatizzati, solo così si ottiene trasparenza ed efficienza, dotandosi degli adeguati strumenti digitali.

I dati, come già accennato, sono ricchezza e vanno valorizzati, sono strumenti necessari per avere una politica fiscale efficiente e giusta.

Attivare una gestione digitalizzata della Pubblica Amministrazione (”e-government”) migliora l’accessibilità e la qualità dei servizi dedicati alle imprese, come ad esempio nel caso del SUAP. Sia i privati che le aziende che operano con la pubblica amministrazione devono avere la vita semplificata, operando attraverso il portale del comune, attraverso il quale possono anche effettuare pagamenti sicuri, come previsto dalla legge. Ma soprattutto devono poter verificare lo stato della propria istanza in modo che venga garantita la cronologia, ciò renderebbe inutile qualsiasi “rizetta” o raccomandazione.

Trasparenza, Democrazia diretta e costi della politica

Riteniamo indispensabili le seguenti azioni:

  • Garantire la trasparenza e la rotazione degli incarichi, l’assegnazione avverrà nel rigoroso rispetto delle norme vigenti e delle linee guida dell’Anac;
  • Aggiornare il sito comunale ed il sito della trasparenza in modo da renderli efficaci e comunicativi, sia nella forma che nei contenuti: bisogna e invogliare i cittadini a consultarlo;
  • Trasmettere in streaming tutte le riunioni delle commissioni consiliari in un canale appositamente aperto all’interno del sito web comunale, come già avviene per il Consiglio Comunale;
  • Pubblicare un report trimestrale delle attività della giunta scaricabile dal sito comunale;
  • Pubblicare  in forma di Open data  le informazioni significative dell’ente (bilancio, pagamenti, azione amministrativa etc.) per permettere sia agli acesi sia ai ricercatori di poter conoscere in forma numerica i dati del comune di Acireale;
  • Realizzare dei Bot per estendere il meccanismo di comunicazione fra l’amministrazione ed i cittadini o i visitatori;

La partecipazione dei cittadini è l’elemento fondamentale della democrazia con cui si introducono i principi di equità, giustizia e destinazione delle risorse economiche ed umane della comunità, quindi:

“Partecipazione” per modificare lo statuto comunale, consentire le proposte di iniziativa popolare, favorire le consultazioni popolari senza quorum e gli incontri di quartieri e di frazione. Avviare subito un percorso partecipato per la modifica dello Statuto comunale e del regolamento sulla partecipazione che attivi il referendum comunale. Introdurre nello Statuto Comunale il referendum cittadino propositivo senza quorum ed il referendum abrogativo cittadino, con particolare attenzione alle scelte fortemente impattanti sul tessuto urbano o sociale;

“Partecipazione” e controllo attraverso una vera digitalizzazione della pubblica amministrazione, con un URP, Ufficio Relazioni con il Pubblico, moderno e che funzioni veramente, prendendo spunto dai CRM (customer relationship management, perché gli interlocutori sono i clienti dell’ente) aziendali ed in cui operi personale qualificato e formato in modo da supportare l’interlocutore;

“Partecipazione” è un registro dei lavori pubblici che permetta a tutti di seguire l’iter dell’opera in tutte le fasi, dalla progettazione al collaudo;

“Partecipazione” attraverso comunicazioni al servizio web gratuito tipo decorourbano.org, per dare ai cittadini la possibilità di segnalare on line eventuali disservizi sul territorio, sottoponendo problemi di natura spicciola (buche, lampadine, abbandono rifiuti, etc.) senza doversi relazionare con consiglieri e CAF e ottenere riscontro su come vengono gestiti (con rispetto della cronologia);

“Partecipazione” attraverso la rideterminazione dei costi della politica e l’utilizzo dei risparmi a favore di tutti;

“Partecipazione” nell’attuazione del bilancio, modificando l’iter attuale del bilancio partecipativo, prevedendo la consultazione popolare per scegliere le proposte a cui dare seguito, slegandole dal controllo politico che lascia oggi la scelta all’amministrazione di turno. Istituire gli incontri di quartiere (Town Meeting) allo scopo di stimolare la partecipazione dal basso e raccogliere le proposte popolari, per farne argomento di discussione del Consiglio Comunale. Realizzare i progetti attingendo e partecipando alle scelte dei progetti di Agenda Digitale messi in campo nell’ambito del Patto per Catania;

“Partecipazione”, attraverso l’istituzione della figura di referente per le frazioni, nominata dai residenti, una sorta di sindaco di frazione che curi gli interessi del proprio territorio di residenza, con un rapporto diretto con l’amministrazione.

Riduzione costi della politica

Il costo della politica, per nulla correlato ai risultati ha raggiunto livelli insostenibili, in particolar modo in un generale contesto di crisi economica. In tale contesto, proponiamo modifiche drastiche e riduzioni di spesa nella gestione degli organi di governo del comune di Acireale. Negli ultimi anni i 30 consiglieri comunali sono costati ai contribuenti acesi, fino a febbraio 2018, 1.428.390 € in gettoni di presenza. A questi vanno aggiunti i costi legati al presidente del Consiglio, che riceve un compenso lordo di 1.414 € mensili, i rimborsi alle aziende per il tempo speso dai consiglieri in commissioni e consigli e lo straordinario da riconoscere ai dipendenti per l’attività di supporto svolta fuori dall’orario di lavoro.

I consiglieri della passata consiliatura hanno ridotto il valore del gettone da 66 a 63 €, non applicando la Legge che equipara il valore a quello previsto per la fascia di popolazione a cui appartiene Acireale che è di 35,78  €. Fortunatamente, a prescindere dagli eletti, con la nuova consiliatura la riduzione del gettone diventa un obbligo. Ridurremo drasticamente il numero di sedute sia di consiglio che di commissioni, oggi arrivate ad un numero stratosferico, tanto da produrre 23.111 gettoni.

Patologia della politica: il fenomeno della “Rizetta”

Ad Acireale è noto a tutti il metodo della “rizetta”, così folcloristicamente definito da un consigliere comunale nel corso dei lavori del civico consesso. Questo sistema sembrerebbe consistere nel fatto che diversi consiglieri, per fortuna non tutti, interpretano il proprio ruolo come supporto ad esigenze personali e non di interesse generake, per poi averne un tornaconto elettorale. Il tutto a discapito della importante azione politica del consigliere a difesa di interessi collettivi.

Faremo sì che il Comune diventi accogliente e che scompaia la necessità di dover chiedere aiuto al consigliere di turno.

Doteremo Acireale di un URP, Ufficio Relazioni con il Pubblico, efficiente e informatizzato, collegheremo il nostro Comune ad un sito web tipo decorourbano.org, tramite il quale tutti i cittadini possano segnalare problemi ed inadempienze (buche, lampadine, rifiuti abbandonati etc.) e verificare che la propria richiesta venga servita.

Scoraggeremo la pratica della “rizetta” anche con l’istituzione di un registro di accesso agli atti in cui si riporti l’indicazione del consigliere, l’atto ed il motivo dell’accesso. È giusto che i consiglieri operino prima di tutto per il bene collettivo e dobbiamo anche difendere i lavoratori della pubblica amministrazione da sollecitazioni o interventi indesiderati.

Si tratta di interventi principalmente di indirizzo politico, l’unico costo è relativo all’informatizzazione, al quale si farà fronte sia con il bilancio comunale, sia con accesso a fondi extra comunali, sia utilizzando i progetti di Agenda Digitale finanziati nel Patto per Catania che prevedono l’applicazione di quanto realizzato nei comuni dell’area metropolitana.

Giovani e aggregazione

I giovani che abbiamo incontrato in diverse occasioni, ci sono sembrati vulcani di idee, ma ci guardavano con scetticismo.

Oltre alla responsabilità che abbiamo per come i giovani guardano la politica, abbiamo raccolto elementi positivi, ed una serie di temi interessanti. Molti di carattere generale e non specifici per i giovani, come ad esempio quello dell’isolamento che, oltre che immateriale, è anche reale, specie nel caso del rapporto fra le frazioni ed il centro. Quindi la mobilità come tema generale.

Il tema principale che i giovani incontrati lamentano è la mancanza di spazi di aggregazione, spazi di incontro, anche spazi con semplici panchine, per evitare di incontrarsi al bar seduti davanti alla solita birra.

Sulla base di questa idea si possono immaginare anche soluzioni come l’IPAB Santonoceto, col suo spazio a verde confinante con la Villa Belvedere. Spazio a verde che non va visto come è intesa la villa ma come spazio da vivere liberamente, spazio per sport all’aria aperta, luogo di espressione e di creazione artistica. L’individuazione di questo spazio è legato al tema delle IPAB e all’utilizzo del patrimonio che oggi possiedono. Gli spazi possono anche essere aree di studio come la Biblioteca Zelantea, intervenendo perché gli orari di apertura siano più ampi ed aderenti alle esigenze di studenti e frequentatori, dotandola di adeguati strumenti: WIFI, sistemi multimediali, etc. La Biblioteca dovrebbe poi essere dotata anche di aree conviviali in cui promuovere la socializzazione. Questo tema si sposa con la sistemazione del Gulli e Pennisi per il quale, oltre all’ampliamento della biblioteca e della pinacoteca, con l’obiettivo fondamentale di ospitare e riportare in centro l’archivio storico. Si deve immaginare una destinazione integrata del piazzale, ex palestra, come spazio a verde, spazio per leggere e socializzare, area giochi per bambini, oggi invece ipotizzato come possibile parcheggio,

Altro aspetto importante potrebbe essere quello di realizzare ad Acireale un Ostello che possa attrarre un tipo di turismo diverso da quello conosciuto finora e che potrebbe rivitalizzare una città ingrigita, “contaminando” i giovani acesi. Per ospitare questa struttura  si potrebbe immaginare lo spazio dei Filippini, oggi preda dei rovi, o quello molto più ampio del Carmine, che però richiede un intervento significativo.

Il tema del turismo si lega anche alla possibilità di intensificare i rapporti con le scuole del nostro territorio. Gli studenti di alcuni indirizzi scolastici potrebbero attivarsi come accompagnatori, durante i loro periodi di tirocinio, mettere in pratica le competenze acquisite e guidare i turisti alla scoperta della nostra città. Coinvolgendo anche la Curia, si potrebbe garantire un orario più ampio di apertura delle chiese, così da renderle accessibili e visitabili dai turisti durante tutto l’arco della giornata

Tema fondamentale è anche trovare degli spazi all’aperto da dedicare allo sport. Oggi c’è solo l’area COM. Una grande riserva come la Gazzena potrebbe essere la risposta, ovviamente resa facilmente raggiungibile ma in sinergia con l’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente. Riguardo alle frazioni, soprattutto per i cittadini più piccoli, si dovrebbe riflettere sull’uso delle scuole oggi abbandonate.

Il tema del lavoro è chiaramente il problema che affligge i giovani. In questo senso l’Amministrazione si dovrebbe fare portatrice di conoscenza e competenza per l’utilizzo dei fondi comunitari anche verso i privati, evidenziando anche tutti i vantaggi di cui godono le startup. Dai nostri incontri è poi emerso un interesse verso gli aspetti amministrativi che, anche se più noiosi, sono quelli che servono a realizzare i progetti. Ai ragazzi interessa capire il perché delle cose, non essere solo soggetti passivi, ma soggetti capaci di esprimere giudizi informati.

È necessario quindi rivedere la funzione della Consulta Giovanile, oggi puro strumento di gestione dello space music e  riproporre l’incubatore d’imprese  già previsto nell’ex Angolo di Paradiso e andato smarrito tra le carte della politica.

Altri interventi:

  • Determinare opportunità di lavoro e occupazionale per i giovani acesi;
  • Aiutare i giovani e i commercianti, attraverso accordi di partenariato pubblico e marchio di qualità cittadino;
  • Aiutare i giovani pendolari con interventi sul tema della mobilità, migliorando i trasporti con le frazioni ed intercomunali, realizzando una stazione FFSS ai Cappuccini e un parcheggio scambiatore nella stazione attuale;
  • Aiutare i giovani attraverso un wifi free, nei luoghi di aggregazione
  • Spazi di coworking ed incubatore di imprese
  • Supporto ai giovani attraverso sportelli informativi sui bandi europei

Fattibilità? Diversi interventi sono di tipo politico e di relazioni con enti vari, quindi economicamente realizzabili, altri devono impegnare il bilancio comunale, quindi da realizzare nel medio termine entro la sindacatura, altri ancora sono onerosi e quindi saranno da programmare nei modi opportuni. Gli interventi legati alle IPAB dipendono da se e come legifererà la Regione.

Ambiente e gestione rifiuti

I rifiuti devono essere al centro di una visione complessiva che individui il percorso migliore per la loro riduzione, per il loro riuso, riciclo e recupero. Le parole d’ordine devono essere: Economia circolare e Rifiuti Zero.

Sul tema della raccolta differenziata la città ha ottenuto alcuni risultati positivi, adesso bisogna consolidarli e migliorarli riducendo ancora di più il costo per i cittadini.

L’obiettivo a breve termine è l’apertura del CCR, l’isola ecologica, previsto in via Catusi, dove ogni cittadino possa conferire il rifiuto differenziato: plastica, carta etc. Dovrà essere previsto un meccanismo di ecopunti che spinga gli acesi, premiandoli economicamente, a conferire, semplificando così anche il porta a porta. Bisogna anche andare oltre lo spreco, attraverso la realizzazione di un centro di riuso e riparazione che agevoli il riutilizzo di oggetti ancora funzionanti.

  1. Puntare alla tariffazione puntuale, da raggiungere entro la fine sindacatura e nelle more applicare nel piano economico e finanziario su cui si basa la tariffa, le norme più recenti che prevedono una separazione del costo legato alle persone da quello legato ai mq. (garage etc.).
  2. continuare a spingere sulle quantità di raccolta differenziata prodotta in particolare dalle grandi utenze, migliorando la raccolta di talune tipologie di rifiuti (oli esausti, pile, apparecchiature di illuminazione etc.);
  3. puntare al miglioramento della qualità del rifiuto differenziato che oggi ancora ci penalizza;
  4. migliorare le modalità di raccolta domiciliare laddove questa per particolari condizioni urbanistiche (per esempio zone intensamente popolate come Piazza Europa) crea maggiori problemi, introducendo evoluti strumenti di raccolta di prossimità con identificazione delle utenze;
  5. Mettere a gara i rapporti con le aziende convenzionate per la selezione e il recupero dei rifiuti (umido, ingombranti, raee etc.) ottenendo così costi più bassi di smaltimento;
  6. proseguire le azioni di educazione ed informazione ambientale specie negli istituti scolastici di ogni ordine e grado.

In attesa della tariffazione puntuale, si deve subito intervenire con la  revisione delle tariffe previste dal piano economico e finanziario.  E’ giusto ripartire il costo dei servizi comuni come ad esempio lo spazzamento in base ai mq ma è giusto, anche, che venga penalizzato chi produce più rifiuti e non è attento alla differenziazione. Quindi si deve prevedere una quota fissa per persona e una quota legata ai mq, in questo modo non ci sarà più la pensionata che vive da sola che paga un costo elevatissimo rispetto alla spazzatura che produce, intervenendo, semmai, con dei correttivi legati al reddito ISEE. Sarà attivata una specifica applicazione ed un accesso ad un portale ove gli utenti potranno avere tutte le informazioni sui pagamenti e sulla situazione tributaria, e a regime anche sui conferimenti di RD presso la stazione ecologica.

È necessario intensificare la lotta e le multe a chi abbandona rifiuti, attivando le guardie ambientali e posizionando ulteriori telecamere, soprattutto nelle aree periferiche. Bisogna colpire pesantemente chi abbandona i rifiuti. Per la lotta all’abbandono, è opportuno prevedere anche l’incrocio delle banche dati per individuare chi non dispone di mastelli, questo produrrà anche un vantaggio economico ai cittadini corretti: pagare tutti per pagare meno.

È necessario verificare e monitorare attentamente l’operato della TEKRA, facendo sì che anche i servizi accessori previsti in contratto, come la scerbatura e la pulizia delle caditoie, vengano costantemente eseguiti. Occorre bonificare le discariche abusive con conseguente inasprimento delle sanzioni per coloro che abbandonano rifiuti di ogni genere, e procedere alla verifica dei siti industriali e artigianali dismessi per il controllo di eventuali sostanze nocive abbandonate.

Dobbiamo intervenire sul rischio amianto applicando la Legge, con la mappatura e monitoraggio della pericolosità dei siti dove sono allocati costruzioni con coperture e manufatti in amianto. La rimozione o messa in sicurezza dei siti pubblici e privati con presenza di amianto.

Il Comune deve agire sull’ambiente e la vivibilità attraverso la collaborazione con ASP e ARPA per la verifica delle radiazioni elettromagnetiche, delle emissioni inquinanti in atmosfera e dei rumori.

Per quanto riguarda il depuratore, in atto esiste un progetto ministeriale di massima per la sua realizzazione tramite fondi nazionali.Il nostro mare deve tornare ad essere attrattivo e dobbiamo puntare alle bandiere blu, sarà un impegno politico vigilare attraverso tutti gli organismi, affinché il progetto prenda corpo concreto ed esecutivo.

Verde Urbano

Le piante, rivestono un ruolo di vitale importanza per l’ambiente, la qualità della vita e il paesaggio. Noi riconosciamo questo valore e ci impegneremo a mantenerle ed a incrementarne la dotazione e pertanto attueremo:

  • Il Regolamento comunale sulla tutela del verde pubblico e privato, osservando i principi ed indirizzi fissati dalle leggi vigenti e in particolare quelli espressi dalla L.10/2013 recante norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani. Il regolamento determinerà, le linee guida nella tutela delle aree verdi nuove o esistenti. Verrà costituita la Consulta del Verde.
  • Prendendo spunto dalla normativa nazionale che punta a incentivare gli spazi verdi urbani, pianteremo un albero per ogni bambino nato o adottato nel Comune.
  • Favoriremo progetti finalizzati a sollecitare la sensibilità e la buona volontà dei cittadini a partecipare alla gestione del verde pubblico, verranno sponsorizzate le Associazioni private che realizzeranno progetti e/o programmi di intervento nel verde.
  • Si realizzerà una vera e propria politica di attenzione al problema Gazzena, affinchè, nel medio-lungo termine possa diventare un parco suburbano, tramite l’acquisto con fondi pubblici.
  • Si realizzeranno percorsi ciclopedonali, innanzitutto realizzando il percorso ciclopedonale AciGreenways già finanziato, verificando la possibilità di estenderlo e collegarlo alla dorsale ciclabile che deve attraversare tutta la Sicilia orientale.
  • Sarà impresso uno  Stop all’uso di veleni in città: elimineremo l’uso del diserbo con pesticidi velenosi per l’uomo dai bordi di tutte le strade comunali. Verranno anche divulgate informazioni con convegni, conferenze, incontri, rivolti ad agricoltori e popolazione per sensibilizzarli sui danni dei pesticidi.
  • Attenzione ai diritti degli animali con la  realizzazione di aree di sgambamento, fontane con abbeveratoio, panchine e distributori di sacchetti per tenere il territorio pulito.

Risparmio Idrico

Il programma sull’acqua pubblica è stato scritto per il Movimento 5 stelle da 27 milioni di italiani che, con il Referendum del 12 e 13 giugno 2011, hanno sancito il primato del concetto di bene comune, in opposizione alle logiche del mercato.

In accordo con il risultato di quel referendum fondamentale, i nostri primi interventi saranno:

  1. Istituzione delle “case dell’acqua”. Acqua controllata periodicamente, con analisi previste dalla legge. Incentivi economici ai residenti che si impegnano a non usare acqua imbottigliata;
  2. valorizzazione delle fontane pubbliche con riduzione degli sprechi;
  3. tutela dell’acqua, con la pubblicazione periodica delle analisi su campioni estratti in tutte le zone della rete idrica comunale;
  4. verifica degli allacci abusivi;
  5. misura effettiva dei consumi pubblici;
  6. utilizzo di tutti gli strumenti previsti nella programmazione 2014-2020 sullo specifico tema degli interventi di ammodernamento della rete per eliminare le enormi perdite oggi riscontrate.

Fattibilità risparmio idrico: In tempi medio lunghi, attingendo ai fondi comunitari ancora disponibili, prevediamo una ottimizzazione strutturale e operativa degli acquedotti, con controllo delle perdite.

Risparmio energetico ed energia

Il risparmio energetico è un dovere economico ed ambientale, spesso occorre convertire integralmente gli edifici e gli impianti, ma a volte è sufficiente migliorare i comportamenti. Il nostro programma prevede quindi attività di immediata operatività e attività a medio/lungo termine.

Sicuramente si presterà la massima attenzione ai consumi degli uffici comunali, applicando rilevatori di luminosità e timer per evitare spreco di illuminazione. Saranno poi attivati tutti i pannelli solari già posizionati ma non collaudati (interventi per milioni di euro).

Si rivedrà il project financing previsto per la sostituzione delle lampade stradali, attualmente  penalizzante per le casse comunali. Oggi il costo per l’ente è di circa un milione e duecentomila € l’anno, il passaggio a led e l’avvio di sistemi di risparmio negli orari possono portare a economie del 70% nel costo. Nel medio termine si tenderà alla sostituzione di tutte le lampade con lampade a led.

Dovrà essere affrontato il problema riscaldamento nell’edificio storico del Comune, bloccato dal cogeneratore inutilizzabile.

Si creeranno sinergie con le associazioni di artigiani per favorire la trasformazione degli edifici privati.

Fattibilità trasformazione illuminazione pubblica: Sta per essere pubblicato il bando regionale che finanzia l’intervento, la fattibilità a breve termine dipende dalle azioni messe in campo dall’amministrazione precedente, altrimenti i tempi saranno dilatati visto il rilevante impegno economico che si aggira sulla decina di milioni di euro.

Urbanistica

Ripensare un nuovo futuro per la città di Acireale ci impone un nuovo approccio alla città. L’obbligo morale nei confronti delle generazioni future ci spinge a ripensare un nuovo modello di sviluppo urbano, che affondi le proprie radici nella storia del nostro territorio e si proietti nel futuro. Pensiamo a nuovi strumenti di pianificazione del territorio orientati al mantenimento dell’integrità dell’ambiente naturale, promuovendo forme di riuso del patrimonio edilizio esistente.

Nella revisione del P.R.G. (Piano Regolatore Generale) devono essere privilegiati l’aumento delle aree a verde pubblico, la riqualificazione del patrimonio edilizio urbano e rurale esistente, la riqualificazione energetica e la sicurezza sismica, il rispetto del principio dell’invarianza idraulica e idrologica delle acque meteoriche, al fine di far diminuire il deflusso verso le reti di drenaggio urbano. Va bloccato il consumo di suolo agricolo, in quanto risorsa preziosa e non rinnovabile, se non strettamente funzionale all’attività agricola che, ove possibile, va invece incentivata.

Va applicata al più presto la Legge Regionale 13/2015 che prevede il recupero del patrimonio edilizio di base del centro storico, partendo dal quadro di conoscenze e dai rilievi eseguiti dall’Università di Catania e già nella disponibilità del Comune. Occorre incentivare le ristrutturazioni delle costruzioni con pregio artistico e favorire la demolizione e ricostruzione dei volumi non qualificati, attraverso l’incentivazione dell’edilizia di sostituzione, così come definito dal Documento Strategico per la riqualificazione Urbana promosso dal CIPU (comitato interministeriale per la programmazione urbanistica) e condiviso dall’Ance.

Necessaria è anche la predisposizione del Regolamento del Piano Colore per il centro storico, così come la riattivazione del SIT e l’integrazione con la banca dati catastale, con adeguata formazione del personale.

Altro intervento fondamentale è il recupero di edifici ed aree esistenti secondo pratiche di bioedilizia per avere edifici a basso consumo energetico.

Sul tema della pianificazione territoriale va proseguita l’esperienza dell’Ufficio del Piano e la collaborazione con l’Università degli Studi di Catania, anche per la piena istituzione ed attivazione dell’Urban Center quale luogo di confronto e di crescita, recettore di idee, mezzo di diffusione di processi partecipati e di sviluppo economico.

Occorre complessivamente completare la modernizzazione dell’intero settore urbanistica con il pieno funzionamento dello Sportello Unico Edilizia già attivato, con l’aggiornamento e valorizzazione del personale tecnico e amministrativo, al fine di garantire tempi e regole certe nell’evasione di tutte le pratiche edilizie.

Crediamo sia indispensabile proseguire e intensificare l’azione di contrasto all’abusivismo edilizio, con il potenziamento delle azioni di controllo del territorio e delle successive azioni di repressione, assicurando anche il progressivo smaltimento delle vecchie pratiche ancora pendenti di sanatoria ordinaria o di regime (art.36 testo unico edilizia) e straordinaria. Occorre anche completare il complessivo riordino e l’informatizzazione dell’archivio delle pratiche edilizie.

Puntiamo al completamento delle attività necessarie alla piena operatività dell’Area Artigianale di Via Volano, al fine di potere consentire agli artigiani coinvolti la realizzazione delle nuove strutture ove potere operare.  Per fare ciò, occorre semplicemente che il Consiglio Comunale rettifichi una prescrizione esecutiva con parametri di altezza non funzionali alle attività artigianali.

Fattibilità: La maggior parte delle scelte sono di indirizzo politico ed implicano costi contenuti. Quindi è necessaria la volontà di realizzarli a favore di tutta la cittadinanza e non di pochi favoriti.

Mobilità

Il tema della mobilità riveste un ruolo strategico per qualsiasi amministrazione ed è strettamente correlato al livello di sviluppo della città, poiché influenza l’economia, la sostenibilità ambientale, le attività commerciali etc.

Questo punto riveste un rilievo ancora maggiore per la città di Acireale, che viene da 30 anni di immobilismo, o peggio ancora di scelte sbagliate che hanno isolato la città dal resto dell’area metropolitana e hanno reso la mobilità interna esclusivamente monomodale (auto propria). Ciò a dispetto di una profonda trasformazione che invece ha trasformato la mobilità dei cittadini da monomodale a plurimodale e intermodale.

Gli interventi vanno pianificati e progettati dopo una seria analisi sulla base di studi approfonditi. La Legge prevede gli strumenti adatti: il PUM, piano urbano della mobilità, è stato approvato da pochissimo, e nessuno degli interventi è stato ancora realizzato. Il PUT, piano urbano del traffico, è ancora nella fase di analisi, quindi siamo in ritardo di 20 anni rispetto alla normativa che lo ha reso obbligatorio e che impone revisioni biennali.

Banalmente si è spesso intervenuti con inversioni di senso di marcia, che devono invece rientrare all’interno di un intervento di pianificazione strategica, che tenda a liberare le strade da veicoli superflui e dia significato a scelte come le ZTL, che devono diventare occasioni di sviluppo per le attività commerciali e non di inutili penalizzazioni.

Il nostro obiettivo è quello di ridare splendore alla nostra città, quale luogo baricentrico di un territorio che da Catania a Taormina offre bellezze invidiate da tutto il mondo. Acireale ne deve essere il salotto. Bisogna invogliare la gente a scegliere di venire a vivere ad Acireale, anche attraverso un sistema efficiente della mobilità, e rivitalizzando il settore immobiliare. Rinverdendo le abitudini di un passato non troppo remoto, le persone devono venire a comprare ad Acireale, e tornare a sedersi nei locali che già ci sono o potrebbero nascere, godendo dello splendido centro storico.

Interventi seri sulla mobilità vanno in questa direzione. Il centro di Acireale deve essere facilmente raggiungibile, si deve poter posteggiare e ci si deve poter spostare facilmente in città. Acireale deve avere un collegamento diretto ed efficiente con l’aeroporto Fontanarossa e deve diventare complementare e alternativa in termini di ospitalità e ristorazione al flusso turistico che oggi ci vede esclusi, anche per mancanza di collegamenti competitivi. Acireale sarà punto di partenza per tutte le destinazioni della Sicilia Orientale,  dovremo incoraggiare i turisti a dormire e cenare nella nostra città . E dobbiamo offrire una città vivibile ad acesi e visitatori, una città che deve di aree a traffico limitato progettate con attenzione.

È giunto il momento, dopo 30 anni di disastri, di indicare con chiarezza gli interventi che prevediamo di realizzare nei prossimi 5 anni e quelli che programmeremo per il futuro.

Il primo intervento che proporremo immediatamente è quello di un parcheggio scambiatore nell’area della Stazione, che dia un senso, anche se un senso non ce l’ha (parafrasando Vasco Rossi), alla sua attuale ubicazione.

Per fare ciò chiederemo a RFI di poter utilizzare lo scalo merci che si trova alle spalle della stazione. Lo scalo merci, che in passato serviva il grande mercato di esportazione degli agrumi, è stato recentemente dismesso. È nostra intenzione riqualificare questo spazio, trasformando una sconfitta per l’economia di Acireale in una nuova risorsa per la città.

La realizzazione di un parcheggio scambiatore, infatti, consentirà agli utenti di utilizzare la ferrovia per i collegamenti con gli altri centri della Sicilia orientale forniti di stazione, e di utilizzare la linea Acireale Catania come metropolitana di superficie, con scambio con la metropolitana di Catania a Piazza Giovanni XXIII . La metropolitana catanese oggi si sviluppa efficacemente lungo il territorio del capoluogo etneo, sino a raggiungere Misterbianco, e nei prossimi 5-8 anni porterà sino all’interno dell’aerostazione Fontanarossa. La presenza di un parcheggio accanto alla stazione di Acireale eviterà che i pendolari lascino le auto in sosta lungo via San Girolamo, preda delle multe dei Vigili Urbani, poiché privi di alcuna alternativa praticabile.

Questo parcheggio verrà servito anche da bus navetta per raggiungere il centro, eviteremo così di abbandonare i turisti che visitano Acireale. Sarà utilizzato anche come area di sosta attrezzata per i camper. Per quanto riguarda le risorse economiche, spero che la città abbia partecipato al bando dell’Assessorato Regionale alle Infrastrutture per la realizzazione di parcheggi scambiatori, di cui abbiamo scritto tante volte nel passato e che prevedeva Acireale come oggetto di finanziamento. In alternativa, utilizzeremo i fondi oggi previsti per il parcheggio nell’area della palestra Gulli e Pennisi, la cui destinazione non deve essere un parcheggio. Noi le auto vogliamo lasciarle fuori dal centro e non intasare di traffico Acireale. Il Gulli e Pennisi serve ad altro, segnatamente nell’ambito della cultura.

Veniamo al tema centrale della ZTL. La Zona a Traffico Limitato, attualmente è stata imposta senza ulteriori azioni al contorno, se si esclude l’esperimento del bus navetta gratuito, malauguratamente durato solo una stagione. È stato sprecato anche il finanziamento da 1 milione di Euro di AciVivibile. Abbiamo visto soltanto transenne. Questo modo di agire ha semplicemente inasprito i rapporti fra le persone, fra chi punta alla vivibilità e chi ha interesse a salvaguardare la propria attività commerciale.

ZTL e commercio camminano di pari passo, non può esistere una zona a traffico limitato senza esercizi commerciali funzionanti, sarebbe una ZTL nel deserto. Noi siamo sicuri che una ZTL realizzata con le apposite azioni al contorno porterà benefici significativi ai commercianti che gravitano nella zona.

L’obiettivo è quello di creare un centro commerciale naturale. Per realizzare questo si devono attuare tutti gli interventi strettamente correlati: disponibilità di sufficienti aree di sosta, un sistema di bus navetta, un adeguato arredo urbano, aree di svago per bambini che spingano le famiglie a vivere il centro.  Altro tema importante è l’organizzazione di eventi che rivitalizzino il centro storico.

Deve svilupparsi una azione sinergica fra i commercianti e l’ente pubblico, che deve offrire i servizi prima indicati e, inoltre, deve adoperarsi affinché venga tenuta aperta e fruibile il complesso della Zelantea. Un altro accordo deve coinvolgere anche la Curia, affinché si impegni a tenere aperte e visitabili le chiese con il loro immenso patrimonio artistico

La ZTL verrà realizzata in una fascia oraria coincidente con le abitudini degli acesi e compatibile con il nostro clima. Verrà differenziata secondo i diversi giorni della settimana e secondo le diverse stagioni.

L’individuazione specifica sarà oggetto del PUT. L’indirizzo politico è che, oltre all’area attuale, venga individuata un’altra zona a traffico limitato nell’area intorno alla pescheria, in cui sviluppare un’area food, per sviluppare un settore che oggi richiama visitatori e turisti.

Non ci limiteremo a mettere transenne, ma la nostra Amministrazione Comunale attiverà le seguenti azioni:

  • Predisposizione in tempi brevi del Piano Urbano del Traffico con l’individuazione di aree e interventi;
  • Miglioramento del servizio bus verso i quartieri e le frazioni. In particolare con l’attivazione di un servizio bus navetta lungo il centro e che partendo dal parcheggio scambiatore della stazione serva il centro passando da Cappuccini, Piazza Livatino, San Cosmo e Piazza Dante.

Il servizio deve essere efficiente ad un costo ragionevole, che in determinati periodi può anche essere gratuito o collegato alla sosta del mezzo privato. Lo finanzieremo con i risparmi che faremo sui costi della politica. Il costo del bus navetta è stato dell’ordine della decina di migliaia di € al mese. Mentre Acireale ha dilapidato un milione e mezzo in gettoni di presenza in questi 4 anni. Oltre 30.000 € al mese. Noi utilizzeremo meglio questi soldi, anche per la realizzazione del bus navetta. Non ci sono nelle nostre liste persone che fanno il consigliere per mestiere.

  • Interventi di Comunicazione per promuovere l’immagine di Acireale. Sia con spot ma anche migliorando il sito web del Comune, che riporti informazioni dettagliate su: collegamenti, orari, tariffe e coincidenze della Città di Acireale con tutti i siti di interesse (aeroporto, ferrovia, bus, scuole, area fieristica, itinerari turistici). Attiveremo anche dei bot telegram che diano informazioni specifiche;
  • Interventi per garantire l’assoluto rispetto del codice della strada, intervenendo in maniera inflessibile eliminando così quei fenomeni che provocano rallentamenti alla circolazione stradale. Individueremo aree a rapida rotazione con sosta limitata alla mezz’ora per garantire un ricambio e per facilitare la sosta dei clienti;
  • Interventi significativi sull’arredo e decoro urbano. Che significa pulizia , arredo e fiori. Sedili nelle zone servite dalla ZTL, aree per bambini. Sistemazione delle aree di ingresso alla città oggi assolutamente abbandonate;
  • Installazione di valida cartellonistica con tabelle degli orari dei bus sempre aggiornate ed indicazione chiara di posteggi e itinerari turistici. Installazione di rastrelliere per bici nei pressi delle scuole e nel centro città. Aree dotate di punto luce da offrire ad associazioni, gruppi ed artisti di strada per rappresentare liberamente iniziative culturali e artistiche. Obbligo al decoro degli immobili sfitti.

Misureremo l’efficacia e il gradimento dell’iniziativa con un referendum al quale parteciperanno tutti i cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune di Acireale.

Veniamo adesso al tema per noi più delicato, che è il nodo Piazza Duomo. Crediamo che, nella modalità attuale, la ZTL sia semplicemente un’imposizione slegata da effettivi vantaggi: non c’è stato nessun sviluppo di attività commerciali e oggi la piazza è un deserto attraversato dai mezzi autorizzati. Pensiamo che Piazza Duomo vada legata alla ZTL, altrimenti rimane solo un’isola, una barriera di pochi metri quadrati. L’obiettivo a 5 anni sarà di avere una ZTL ampia sia per dimensioni che per orari, e che chiaramente comprenda Piazza Duomo. Questo deve però legarsi agli interventi che abbiamo indicato e a una modifica nelle abitudini degli acesi.

Passiamo al tema che più ci sta a cuore, all’intervento che siamo sicuri possa trasformare davvero Acireale.

Nel giro di alcuni anni, compatibilmente con la progettazione seria di una grande opera, realizzeremo il nodo Cappuccini. Un nodo di interscambio che integri un posteggio auto di dimensioni significative, raggiungibile direttamente dalla statale 114, un capolinea del bus, una fermata della ferrovia, un nodo di accesso a percorsi a mobilità lenta. Il tutto a 100 passi da corso Umberto. Con un affaccio sul mare di Santa Maria La Scala e un accesso alle Chiazzette, fronte mare che oggi Acireale ha solo dalla Villa Belvedere . Faremo un bando per un concorso di idee per la sua realizzazione, affinché, oltre che funzionale, sia anche affascinante.

Il nodo Cappuccini consentirà, come già detto in precedenza, di utilizzare la linea Acireale-Catania come metropolitana di superficie, con scambio a Catania per l’utilizzo della metropolitana che, nei prossimi 5-6 anni, porterà sino all’interno dell’aerostazione Fontanarossa, consentendo in 30 minuti di collegare il centro di Acireale con l’aeroporto.

Questo rappresenta la vera sfida per Acireale.

Acireale dispone delle risorse economiche. Agenda Urbana, strumento di finanziamento comunitario, ci da 11 milioni e mezzo di Euro che dobbiamo decidere noi su cosa investire. Noi non realizzeremo interventi disastrosi come quelli sulla Villa Belvedere.

Parliamo di mobilità lenta perché da questo nodo e verso questo nodo devono essere collegate anche la pista ciclabile Aci GreenWays e una seconda pista che utilizza il tracciato dismesso verso Sud.  Esiste un progetto di dorsale ciclabile dal nord Europa verso la punta della Sicilia che attraversa Acireale. Dobbiamo utilizzarlo.

La realizzazione della fermata dei treni con la “Stazione Cappuccini” è un’opera tecnicamente fattibile. Abbiamo avviato una interlocuzione con RFI affinché, alla fattibilità tecnica, si affianchi la volontà delle Ferrovie di inserire l’opera tra i loro progetti di intervento. L’importanza strategica di quest’opera, a fronte di un costo stimato di circa 5 milioni di euro, modesto se rapportato all’importanza del progetto, deve essere un impegno di tutta la deputazione acese del Movimento 5 Stelle per fare rientrare l’intervento nei piani di RFI. Le attuali fermate di Acireale e Guardia, unitamente alla fermata da realizzare ad Acireale Centro, darebbe senso all’idea di una metropolitana di superficie che oggi, con il raddoppio di Ognina, è compatibile con le potenzialità della linea ferroviaria da Fiumefreddo a Catania.

La deputazione 5 stelle eletta ad Acireale si impegnerà sicuramente. Serve un impegno politico forte. Questo è il vantaggio di disporre di riferimenti politici nazionali appartenenti al nostro stesso movimento. Persone impegnate per il bene della città. La gente dimentica che chi ci ha rappresentato fino ad oggi ha permesso che Acireale fosse esclusa dal sito Unesco del Barocco, come se Acireale non disponesse di uno splendido barocco, e che fosse tagliata fuori dai circuiti della cultura, che includono perfino Aci catena o Giarre. Oltre allo smacco di immagine, stiamo perdendo la possibilità di fruire di significativi finanziamenti comunitari (6.7.1 e 6.7.2). O ancora recentemente, quando Acireale non ha ricevuto un solo euro di finanziamento nazionale, dove erano i nostri rappresentanti? Chi ha tutelato la città? Dove erano i riferimenti politici dei nostri avversari in questa campagna elettorale?

Ultimo tema che sicuramente non potrà vedere la luce durante questa sindacatura, ma per il quale si devono mettere in atto le necessarie azioni (progettazione ed individuazione dei finanziamenti), è quello di realizzare l’asse attrezzato che dalla rotonda di Capo Mulini raggiunga lo svincolo dell’autostrada, servendo la stazione, la zona artigianale, la zona Tupparello, Aci Platani e Aci Catena.

E’ evidente a tutti l’importanza e la complessità di quest’opera, che richiede tempo e risorse. Sarebbe da bugiardi dire che la realizzeremo, ma lasceremo a chi ci succederà un’opera finalmente cantierabile.

Fattibilità: Mobilità vuol dire costi. Si è già detto che per i tre fattori significativi, navetta bus, parcheggio scambiatore e partecipazione al nodo Cappuccini sappiamo dove trovare le risorse. Altre previsioni necessitano di tempi medi o medio lungo ed attingeremo al “fondo di rotazione” per la predisposizione di progetti finanziabili.

Lavoro e sviluppo del territorio

Stiamo attraversando uno dei peggiori periodi di crisi che la storia ricordi, che sta inesorabilmente travolgendo famiglie e persone. Sebbene le politiche economiche spettino allo Stato, il Comune può e deve intervenire con iniziative che incidano direttamente e indirettamente sul lavoro e sulla tutela delle risorse e dei cittadini. Lo può fare attivando percorsi virtuosi in ambito commerciale e rafforzando le piccole imprese, che sono e restano la principale forza produttiva. Lo deve fare ponendo la giusta attenzione alla formazione e all’insediamento di attività produttive che abbiano, nella loro qualità e specificità, il fulcro e la forza necessaria per un ruolo forte sul mercato locale.

Il contesto territoriale è terribile, la situazione lavorativa è disastrosa, come in tutto il sud Italia. Su una popolazione di 52.000 abitanti, considerando in età da reddito (da lavoro o da pensione) circa 36.000 persone, ce ne sono 3.500 senza alcun reddito, quasi 17.000 con un reddito al di sotto dei 1.000 € al mese. Di questi, la metà al di sotto dei 500 € al mese. Ci rendiamo conto che, evasione a parte, ci troviamo in un territorio ormai reso misero. Analizzando il tipo di reddito, la situazione appare ancora più tragica. Circa 10.000 sono redditi da pensione, dato drammatico che evidenzia ancora di più l’assenza del lavoro.

La parola lavoro è essere centrale nel nostro progetto. E fondamentale è anche il tema della  legalità nel lavoro. Il comune di Acireale deve costituirsi parte civile nei processi per mafia, usura e richieste di pizzo.

Il sindaco non può creare posti di lavoro, ma può intervenire per creare le condizioni affinché  il territorio si rivitalizzi.

Completeremo al più presto gli interventi per permettere investimenti nell’Area Artigianale.

Agiremo, inoltre, con i seguenti interventi:

  • Istituzione di uno sportello comunale interamente dedicato all’intercettazione di bandi nazionali e comunitari, e all’assistenza per la scrittura di progetti per il recupero dei fondi da destinare alle esigenze locali. Questo ufficio sarà interlocutore delle  associazioni, dei gruppi organizzati, dei cittadini, oltre che dell’amministrazione, col fine di aiutare queste realtà a promuovere e realizzare progetti di utilità comunale. Lo sportello si avvarrà di personale interno appositamente formato;
  • Rilancio del termalismo e stimolo nei confronti della Regione Sicilia per una gestione pubblica delle Terme di Acireale, attraverso una società di azionariato popolare diffuso o non profit utility;
  • Promozione della progettazione e delle Startup di impresa, attraverso l’offerta di spazi di co-working (utilizzando le strutture di proprietà del Comune al momento non valorizzate) in grado di aggregare idee, competenze e tecnologie;
  • Creazione di un incubatore di imprese;
  • Sostegno alla nascita di piccole botteghe artigiane gestite da giovani sotto i 35 anni, con l’introduzione di agevolazioni fiscali, nell’ottica di una maggiore valorizzazione e recupero delle nostre tradizioni;
  • Proposta di un tavolo permanente con le categorie di settore, allo scopo di fornire un canale diretto con l’amministrazione per formulare proposte, indicare problematiche ed organizzare congiuntamente eventi e corsi specialistici; Introduzione di agevolazioni fiscali per gli esercizi commerciali che vendono esclusivamente prodotti della filiera locale;
  • Riqualificazione del Patrimonio immobiliare delle IPAB: il rilancio delle IPAB deve ripartire dal rilancio delle attività, restituendo valore sociale alle strutture improduttive. Il nostro progetto prevede una riqualificazione, attraverso la costituzione di non-profit utilities per la realizzazione di strutture turistiche dedicate all’accoglienza di diversamente abili, garantendo loro la possibilità di scegliere Acireale come meta turistica;
  • Calmieramento degli affitti con l’introduzione di incentivazioni e  deterrenti;
  • Obbligo al decoro delle botteghe sfitte.

Commercio

La domanda è: cosa possiamo fare nel breve periodo per il commercio acese, con quali risorse e con quali tempistiche?

Essere al fianco dei commercianti è un dovere, per creare con essi  una sinergia, un obiettivo e una possibilità di crescita comune.

Il decoro urbano è il primo passo. Rendere la Città visivamente bella per chi viene a visitarla o per chi la vive, quotidianamente, è alla base di un piano di marketing generale.

Preservarla e uniformarla nel tempo, nei colori e nei materiali, è una lungimirante visione.

Chiederemo subito a chi possiede una bottega sfitta di ripulirla, mantenendola nel tempo in condizioni decorose nell’interesse dei proprietarie della Città.

In questo tema rientrano i Dehors: sarà condotta un’azione politica, aprendo un dialogo con la sovrintendenza, nell’interesse dei commercianti, che si vedono oggi privati della possibilità di valorizzare, offrire e aumentare la superficie esterna dei locali e della Città stessa. Ciò non solo renderà più decoroso l’esterno ma richiederà, di fatto, un aumento del numero dei dipendenti, creando così offerta di lavoro.

Riporteremo infine la fiera in centro, come avviene in tutte le città, in modo da rivitalizzare sia il centro sia la fera stessa che ha sofferto una seria riduzione di espositori.

Programmare le attività

Non si può pensare di rivitalizzare l’attività commerciale nella nostra città con interventi sporadici e senza un’opportuna programmazione delle attività. Allo stesso modo, non si può prescindere da un rapporto di sinergia e collaborazione con i commercianti, con i quali è necessario istituire un canale di costante comunicazione.

Nella nostra visione, occorre creare una programmazione degli eventi con un buon margine di tempo, al fine di poter dare ai commercianti la possibilità di fare rete e sfruttare al meglio il flusso di persone in Città.

L’amministrazione e il Comune devono essere da stimolo, è importante

incoraggiare gli eventi in Città, siano essi provenienti dall’amministrazione o dai privati. È per questo che penseremo ad una formula che possa, con una programmazione stagionale e/o mensile, ridurre i costi del suolo pubblico per chi programma eventi e rende, di fatto, la Città più viva. Apriremo, inoltre, un dialogo con la Siae al fine di poter ottenere agevolazioni per i nostri commercianti.

Anche il commercio ambulante necessità di una valorizzazione ed organizzazione. Per questo procederemo con un ordinamento e una programmazione di mercatini rionali, siano essi in Città o nelle frazioni, in modo cosi da poter promuovere l’acquisto dei prodotti locali.

Zona a Traffico Limitato

Negli anni e nei mesi scorsi, tanto si è discusso di ZTL, senza mai trovare uno sbocco alla polemica, né una soluzione per la stessa ZTL.

La Zona a Traffico Limitato va rimodulata negli orari e nella programmazione. Occorre rendere le zone chiuse al traffico un’opportunità per chi vuole vivere la nostra Città e per chi ci lavora. Senza dubbio una ZTL con i negozi chiusi e con le luci spente, e con nessuna attività di animazione in programma, non porta vantaggi. Ancora una volta rivestono un’importanza fondamentale gli eventi programmati, di varia natura, che prevediamo di organizzare: il centro storico deve animarsi di mostre, cantastorie, sport, musica live, festival legati alle nostre principali risorse enogastronomiche e artigianali.

A tutto questo dobbiamo innestare i collegamenti, affinché il centro possa essere raggiunto facilmente, senza bisogno dell’auto. Dobbiamo ottenere un risultato comune: più gente in centro a viverlo e meno macchine ad intasarlo. Sarà necessario incoraggiare  i cittadini ad adottare nuove abitudini, e per farlo dobbiamo fornire gli strumenti giusti. Il  bus navetta è nell’immediato uno strumento  adatto, capace di soddisfare sia la richiesta del cittadino Acese sia di quello dei paesi limitrofi. Riportare la gente a vivere il centro è di fatto un piano di marketing dell’amministrazione a favore sia della Città che dei commercianti.

Realizzare un parco giochi all’interno del Giardino Belvedere e/o crearne uno nell’area della piazza Garibaldi significa portare le famiglie in centro, significa incentivarle a vivere la Città e ad abituare i figli a farlo. Vogliamo rendere funzionale la biblioteca dei ragazzi nell’ex “Angolo di Paradiso”, realizzare un baby parking comunale nel circuito commerciale, in modo che il centro possa diventare veramente un parco commerciale all’aperto. È una misura sulla quale puntare nel breve termine.

Possiamo e dobbiamo intervenire, sempre in sinergia e con un opportuno dialogo, e invertire così una rotta che finora ha portato soltanto allo scontro fra Amministrazione e commercianti.

Dialogo

Troppo  spesso pensiamo di essere da soli a combattere, guardiamo le cose che non vanno  e pensiamo a come vorremmo che fossero. Troppo spesso è mancato il dialogo tra le parti, è mancato sedersi ad un tavolo e capire i problemi reali di chi vive, ogni giorno, la città dentro e fuori dai negozi. Oggi il commercio, inteso come piccola impresa, è attanagliato da ogni parte: centri commerciali, e-commerce e crisi  globale lo stritolano. L’Amministrazione deve dunque essere un supporto, capire, assieme ai commercianti, come sfruttare le risorse a disposizione e come fare rete e agire  in sintonia. Dobbiamo trovare nuovamente la voglia di far ripartire il commercio e la Città, e possiamo farlo insieme.

La città deve essere grata a chi ogni giorno affronta una grossa sfida, a chi ingoia bocconi amari, e a chi con passione e sacrifico manda avanti la propria attività.  Il commercio locale è una risorsa ed una priorità da difendere.

Favorire la ristorazione

Sarà necessario rivedere la regolamentazione dei Dehors con prescrizioni più flessibili e favorevoli, ma che tutelino il decoro urbano, creando un canale privilegiato tra Soprintendenza e Sportello Unico.

Vogliamo favorire fiscalmente chi produce attività attrattive, imponendo nel contempo il rispetto della vivibilità nelle abitazioni limitrofe.

Prevediamo dei punti luce a disposizione delle attività, ed un accordo con la SIAE per permettere, a chi voglia offrire gratuitamente della musica dal vivo, di realizzare degli eventi autogestiti, regolamentandone gli orari.

Vogliamo caratterizzare l’area della pescheria come area del food, rivitalizzando il quartiere, che può essere facilmente pedonalizzato, ed autorizzare un mercatino del contadino a chilometro zero nelle ore antimeridiane.

Tra i nostri obiettivi, includiamo quello di valorizzare le frazioni a mare come punti attrattivi, curando particolarmente la godibilità del mare, del panorama, ma favorendo nel contempo l’utilizzo commerciale delle bellezze naturali. Occorre conciliare le esigenze economiche e quelle ambientali, strettamente collegate ma spesso considerate in conflitto tra loro.

Tra le risorse inestimabili del nostro territorio, molto poco valorizzate fino a oggi, non possiamo non menzionare l’artigianato della cartapesta. In ottica commerciale, vogliamo promuovere la nascita di botteghe dedicate alla creazione e alla vendita di prodotti realizzati in cartapesta. Siamo convinti che i prodotti di questa particolare forma di artigianato, se resi disponibili sul mercato, incontrerebbero e soddisferebbero la domanda di acquisto da parte di turisti e visitatori.

Fattibilità: Si tratta sostanzialmente di instaurare circuiti relazionali tra Amministrazione e privati o tra Enti pubblici. Sono quindi azioni realizzabili con relativa facilità perché a costi molto contenuti.

Agricoltura

Per promuovere e preservare il nostro territorio e le sue peculiarità, occorrono proposte e interventi finalizzati al rilancio dell’economia legata all’agricoltura.

Intendiamo intervenire con le seguenti azioni:

  • Favorire, attraverso apposito ufficio di front-office, la conoscenza e la partecipazione ai finanziamenti pubblici;
  • Prestare la massima attenzione politica al GAL “Terre di Aci”;
  • Consentire e favorire i “Mercatini del Contadino”, valorizzando i piccoli produttori a chilometro zero, che accorciano la filiera grazie all’incontro diretto tra produttore e consumatore;
  • Favorire la nascita di un consorzio di preservazione e divulgazione di specie autoctone: l’agricoltura dovrà indirizzarsi verso la produzione di cibo di qualità certificata.
  • Favorire lo sviluppo di Orti Urbani, coinvolgendo i cittadini nel recupero e nella cura di aree a verde.

Collaboriamo con le associazioni e con i produttori che stanno lavorando per il marchio IGP per il limone dell’Etna, aiutiamoli a far si che le recenti stagioni favorevoli nell’ambito della limonicultura non restino isolate. Lavoriamo in sinergia con loro con il CREA, l’Osservatorio delle malattie delle piante e l’UIA di Acireale.

Politiche Sociali

I principi fondamentali ispiratori delle politiche sociali del Comune devono essere quelli di equità, uguaglianza, centralità della persona. Potenziare qualitativamente e quantitativamente i servizi resi alla cittadinanza, con particolare attenzione alle “fasce deboli” della popolazione, non costituisce solo un dovere civico e morale per un’amministrazione, ma può rappresentare un volano di sviluppo economico per la città. Asili e scuole materne, consultori familiari, assistenza domiciliare per anziani e malati, iniziative di contrasto all’indigenza e alla marginalità sociale, prevenzione e recupero delle devianze giovanili, non solo qualificano la comunità in senso solidaristico ma possono dare sbocco lavorativo e prospettiva economica a tutto il terzo settore e alle attività di cura delle persone in difficoltà. Daremo supporto e saremo accanto alle donne vittime di stalking.

Recuperare il senso di appartenenza ad una comunità è un sentimento che permette all’individuo di sentirsi parte di un’unità di azioni ed interrelazioni, di amare la propria città e di partecipare a vantaggio di tutti.

In quest’ottica, proponiamo le seguenti azioni:

  • Obiettivo inserimento nell’albo dei “Comuni Amici delle Famiglie”: promuovere una concreta politica per le famiglie, fino ad ottenere l’inserimento di Acireale nell’albo dei comuni, recentemente legiferato su proposta 5 Stelle;
  • Sostegno e promozione di tutte le attività volte a prevenire l’isolamento e l’emarginazione delle persone anziane, favorendo l’aggregazione intergenerazionale (Orti Sociali, Circoli Ricreativi, Sportivi, etc.);
  • Attivazione di un Osservatorio sulla povertà: in una società come quella acese, in cui 3500 persone sono senza reddito, e in cui circa 8000 vivono con 500 euro al mese, e circa 9000 con meno di mille euro al mese, è più che mai necessario attivare un’Osservatorio sulla povertà;
  • Verifica e rimozione degli ostacoli che limitano o impediscono le possibilità di accesso e di movimento dei disabili nelle strutture e infrastrutture urbane.
  • Assegnazione gratuita di locali comunali non utilizzati ad associazioni di volontariato, culturali, giovanili.
  • Istituzione della banca del tempo, attraverso la quale i cittadini possano mettere a frutto e scambiare le proprie competenze e il proprio tempo libero;
  • Organizzazione di corsi di “arti e mestieri”, attraverso il coinvolgimento di artigiani in pensione per fornire nuove opportunità lavorative ai giovani;
  • Creazione di un Last minute market contro lo spreco alimentare, con i prodotti di prossima scadenza. Con questa misura, possiamo proteggere l’ambiente e  generare una economia circolare: il donatore, infatti, si libera di una sua eccedenza, e chi riceve avrà la possibilità di utilizzare la somma non spesa per l’acquisto di altri beni.
  • Trasformazione di Acireale in una città inclusiva, con la realizzazione di parchi inclusivi. Si tratta di realizzare in varie aree e/o frazioni laboratori all’aperto, in cui ogni bambino, indipendentemente dalla propria capacità motoria/cognitiva, possa esprimere e potenziare le proprie capacità, esprimendo e potenziando le proprie abilità.  Possiamo così favorire l’aggregazione, l’amicizia, la solidarietà, la collaborazione e l’inclusione.
  • Adozione della Carta Etica e della Carta del Cittadino. Lo scopo è incentivare la partecipazione attiva anche ad iniziative sociali e culturali, e promuovere i comportamenti a supporto della comunità. Si tratta di un patto tra amministratori e cittadini che vincola tutti coloro che la sottoscrivono al rispetto delle leggi e a praticare comportamenti virtuosi.
  • Attivazione del “baratto amministrativo” per chi effettivamente non è in grado di pagare i tributi.

Sanità

Impegno politico forte coinvolgendo tutti i livelli politici regionali e nazionali.

La soluzione dei problemi dell’ospedale scavalcano le competenze comunali, tuttavia la nostra amministrazione si farà portavoce e promotrice politica di azioni tendenti alla funzionalità delle unità complesse ed alla nomina dei dirigenti mancanti.

Una Dea di primo livello non può restare carente di Unità operative complesse come l’UTIC, unità terapeutica intensiva coronarica, fondamentale per salvare gli infartuati o urologia, il cui primario oggi lavora in reperibilità su Caltagirone.

 

Intercultura

I problemi degli immigrati non si risolvono inasprendo le leggi ma attuando politiche di integrazione adeguate. L’immigrazione è una risorsa che va valorizzata.

I nostri interventi, improntati su questa considerazione, saranno i seguenti:

  • Istituzione di corsi mirati principalmente all’apprendimento della lingua italiana, della legislazione italiana e dell’educazione civica per i migranti, favorendo l’integrazione etnica tramite gli scambi culturali e l’aggregazione sociale ;
  • Intensificazione della collaborazione fra Comune e Prefettura per promuovere azioni di monitoraggio sugli immobili concessi in locazione agli immigrati, verificare la congruità del numero di componenti in rapporto allo spazio e alle condizioni igienico-sanitarie e sanzionare chi opera speculazione.

Turismo

In considerazione della sua importanza strategica in termini di contributo all’economia locale, il settore del turismo riveste un ruolo centrale per la nostra città. Il successo di qualunque iniziativa in questo ambito è condizionata da quattro aspetti: qualità dei servizi, network nazionale ed internazionale, legame con il territorio, comunicazione. Vogliamo puntare sulla tutela e valorizzazione delle produzioni locali, su un piano integrato di proposte che includa parchi, fauna, natura, mare, artigianato locale e tradizioni, cultura, archeologia, musica, arte, sport, cinema, prodotti enogastronomici, feste religiose, festival nazionali ed internazionali, Carnevale.

Queste le azioni previste dalla nostra Amministrazione:

  • Partecipazione ad accordi con i comuni della Sicilia orientale per promuovere un’offerta di pacchetti condivisi che possono avere una penetrazione commerciale migliore;
  • Creazione di un “Pacchetto turistico Acireale” che comprenda tutte le offerte del territorio, coordinate fra loro, creazione di un biglietto unico di accesso ai musei e ad altre attività a pagamento oltre che ai mezzi pubblici ( ACI PASS);
  • Promuovere tour enogastronomici guidati a piedi nel centro storico. Creare un’Area ZTL Food nel mercato della pescheria, puntare sull’immagine di Acireale città della granita;
  • Sviluppare il turismo rurale e agrituristico attraverso percorsi organizzati alla scoperta del territorio;
  • Fornire itinerari, percorsi multimediali ed informazioni turistiche attraverso apposite applicazioni per smartphone e tablet (orari degli autobus, mappe, eventi in programma, etc.);
  • Favorire la formazione dell’albergo diffuso nel centro storico e nelle frazioni marinare;
  • Sviluppare ed incentivare il settore congressuale, con offerte che possano coniugare i momenti dedicati agli incontri con pernottamenti e visite alla città;
  • Sponsorizzare e incentivare manifestazioni culturali all’aperto (musica, cinema, teatro, mostre, mercatini);
  • Promuovere, in collaborazione con gli operatori commerciali, il lancio di un portale web di Acireale che racchiuda informazioni su prodotti, servizi, promozioni, eventi condivisi: una rete di collaborazione attiva tra commercianti che credono nel rilancio delle attività attraverso il bene comune;
  • Migliorare la fruibilità degli edifici di interesse storico ed artistico della città;
  • Sviluppare il turismo naturalistico e istituire un tavolo permanente con le associazioni ambientaliste: le associazioni devono avere maggior peso nelle decisioni prese dalla nostra amministrazione diventando consulenti esperti su specifiche tematiche di loro competenza;
  • Attivare un Museo a cielo aperto con box e pannelli per esposizioni temporanee da installare nel circuito pedonale ZTL, per promuovere gli antichi mestieri, la cultura locale, l’integrazione tra le diverse età, le diverse etnie, il cine-turismo, la gastronomia;
  • Valorizzare le diverse aree della Timpa, con il supporto delle associazioni che già curano la visita di tutti i sentieri che la attraversano e organizzano manifestazioni;
  • Favorire il turismo culturale rilanciando la Biblioteca Zelantea, la sua pinacoteca e la collezione d’arte delle Terme,  l’archivio storico, trovando sinergie con la Curia per la visita delle chiese e dell’Archivio Diocesano;
  • Prestare grande attenzione politica alle organizzazioni “Terra dei giganti” e  “Mare dell’Etna” affinché diano risultati concreti e non spreco di denaro pubblico,
  • Firmare accordi con tour operator e fiere per la pubblicizzazione del brand “Acireale”.
  • Promuovere eventi ormai consolidati come la “Festa dei Fiori”, “Il Carnevale estivo”, la “Nivarata”, i “Mercatini di Natale” e dei “Morti” individuandone altri in modo da ampliare l’offerta destagionalizzata.

Carnevale

Fiore all’occhiello dell’offerta turistica e culturale di Acireale, il nostro Carnevale ha bisogno di interventi decisi di rilancio e riorganizzazione.

Bisogna rafforzare il legame della città e dei cittadini col Carnevale. Occorre far ri-innamorare gli acesi del loro Carnevale. Bisogna insistere allora sul valore culturale e di identità della manifestazione, sulla partecipazione attiva dei cittadini:

  • feste in maschera di quartiere (i “rioni” viareggini), con cucine popolari e tavolate;
  • più musica di qualità e ballabile;
  • interventi sull’impianto luce del corso Umberto, per eliminare finalmente i fili pendenti da balcone a balcone e permettere una maggiore mobilità in altezza dei carri anche durante la sfilata;
  • ristudiare il regolamento e il meccanismo delle promozioni per incentivare l’ingresso di giovani artigiani, favorirne l’inserimento nei cantieri e l’acquisizione di progressiva autonomia, per la nascita di nuovi cantieri.

Occorre rivedere la composizione dell’attuale CDA della Fondazione, selezionare  professionisti nell’ambito della produzione artistica di grandi eventi attraverso l’analisi dei curricula, coinvolgere i maestri carristi e  riqualificare la Cittadella del Carnevale, rendendola luogo di attrazione.

Il carnevale costa agli acesi 673.000 €, che vengono trasferiti alla Fondazione, più altri 140.000 €, per un totale di circa 800.000 €. Un grosso esborso economico che deve necessariamente avere una ricaduta sul territorio e per il quale è necessario trovare nuove fonti di finanziamento.

Una ipotesi è quella di trasformarlo in una manifestazione a pagamento che si autosostenga, come avviene già per le altre manifestazioni più importanti d’Italia. Acireale non ha nulla da invidiare agli altri Carnevali ed è giusto che venga valorizzato economicamente. Questo è il percorso per liberare man mano risorse che possano essere investite in altro. Ad esempio per realizzare un museo della cartapesta. Fondamentale è anche aprire i cantieri ai visitatori e promuovere la “scuola” della cartapesta.

Altro tema che riteniamo interessante è quello dello sviluppo dell’artigianato della cartapesta anche in chiave commerciale. Ad Acireale non abbiamo un prodotto tipico artigianale ma,  per sopperire a questa carenza, possiamo promuovere e incentivare la produzione di oggetti in cartapesta, facilmente trasportabili, sicuramente graditi a turisti e visitatori.

Fattibilità: Alcune azioni sono di indirizzo politico e di relazioni tra cittadini ed Amministrazione, quindi economicamente fattibili. Altri necessitano di interventi esterni quali i fondi comunitari ai quali attingeremo istituendo un apposito ufficio specializzato. In ambito Turismo e Cultura sarà verificata anche la possibilità di attingere ai fondi gestiti direttamente dalla Commissione Europea, che prevedendo azioni di partenariato tra enti di Stati diversi potranno favorire la proiezione internazionale della città.

Cultura

La Cultura è un investimento continuo e necessario: come l’ossigeno alimenta, dà carattere, coscienza e, per vocazione, aiuta la crescita economica, etica e morale di una città. Al di là di ogni disponibilità di risorse economiche, sono le persone con le loro passioni e talenti il valore dal quale non si deve prescindere. Abbiamo la convinzione che sia necessario lavorare e costruire iniziative e programmi insieme a chi opera nei diversi ambiti artistici a livello locale e ancor più cittadino. Se le modalità amministrative saranno trasparenti e condivise ci permetteranno di annullare favoritismi e pratiche clientelari, sprechi enormi e mancanza di reali competenze nella conduzione delle politiche culturali, così si avrà la possibilità di dare nuova energia al denaro investito.

Queste le azioni che vogliamo intraprendere:

  • Dare spazio all’arte e agli artisti locali, promuovendo eventi quali mostre d’arte e fotografiche, concorsi di narrativa e di poesia, concerti, manifestazioni teatrali, officine creative. Occorre anche valorizzare le risorse già esistenti, che hanno raggiunto livelli di eccellenza: manifestazioni come Magma – mostra di cinema breve ed Eralavò – festival delle storie hanno dimostrato negli anni di essere un patrimonio riconosciuto a livello nazionale e internazionale, un patrimonio che appartiene alla città e come tale va sostenuto e promosso;
  • Creare una rete culturale cittadina al fine di promuovere e far conoscere le collezioni artistiche private;
  • Potenziare la biblioteca comunale rendendola un centro polivalente e multimediale, promuovendone così la fruizione, riprogrammandone gli orari e le modalità di utilizzo e aprendola anche nelle ore serali;
  • Stimolare e valorizzare, attraverso la realizzazione di bandi a cadenza periodica e continuativa dedicati alle giovani generazioni, la realizzazione di filmati e corti cinematografici, esibizioni di giovani artisti e gruppi musicali;
  • Attivare canali di scambio con le produzioni artistiche nazionali ed estere per permettere agli artisti della città occasioni d’incontro e di visibilità, indirizzata sia alla formazione che alle necessarie occasioni professionali;
  • Sviluppare i contatti e gli strumenti promozionali per offrire Acireale come location cinematografica in cui la logistica possa funzionare a dovere, e l’offerta possa essere competitiva;
  • Ridare vita ai quartieri, con il progetto “ Il Quartiere degli Artisti”: quartieri di periferia, di natura artigianale e operaia, che diventano spazi creativi, architetture recuperate, spazi trasformati per dare vita a luoghi di ritrovo per chi ama l’arte contemporanea;
  • Creare  una “Cittadella dei giovani”: spazi gestiti in convenzione con l’Amministrazione comunale, spazi aperti da mattino a notte, veri e propri cantieri culturali giovanili, dove l’espressività sia di casa, in cui offrire luoghi per mostre di giovani artisti, sale prove, spazi per praticare sport, concerti, incontri, dj set, teatro, cinema, video, tecnologie digitali, equo bar: un unico spazio che offra più servizi, aperto a tutte le generazioni. Le nuove politiche giovanili devono essere politiche della cura dell’incontro e delle relazioni sociali, della fiducia tra le generazioni. C’è bisogno di coinvolgere i giovani in operazioni di servizio e cura reciproca, servono quindi  politiche che non possono essere circoscritte ad un ente locale, occorre una regia più ampia che coinvolga le associazioni con iniziative di auto educazione e cantieri di lavoro sociale.
  • Promozione di zone centrali “SIAE FREE” per le esibizioni di strada tramite prenotazione e previa iscrizione in un registro comunale come già avviene in molte città europee.

 

Analisi di fattibilità: Il comune dispone dei locali adatti, molti interventi necessitano esclusivamente di volontà politica, collaborazione in sinergia e pochissimi fondi.

Sport

Lo sport è educazione e dovrà essere uno dei mezzi per trasmettere ai nostri giovani valori imprescindibili come lealtà, perseveranza, amicizia, condivisione e solidarietà. Lo sport forgia il carattere, “guidando alle doti morali, migliorando la volontà e la sopportazione della fatica e del dolore, favorendo l’acquisizione del coraggio, la consuetudine alla correttezza, la pratica costante della lealtà, nel sottofondo di un apprezzamento esistenziale che si tramuta spesso in vera gioia di vivere”. (E. Enrile).

Il nostro programma prevede di:

  • Destinare una voce del bilancio per finanziare ed  incentivare  le squadre acesi;
  • Intensificare gli interventi per far crescere le squadre Acesi di tutti gli sport;
  • Essere vicini ai alla squadra di calcio, nei ruoli previsti per una amministrazione pubblica;
  • Affittare le strutture ad un prezzo accessibile, creare sinergie con i dirigenti scolastici per utilizzare le palestre scolastiche in orari extra curricolari;
  • Organizzare campionati all’interno di manifestazioni o eventi già in programma per dare risalto alle piccole squadre;
  • Riqualificare e  valorizzare  tutte le strutture sportive comunali,  quale strumento di promozione e diffusione dello sport e dei suoi valori;
  • Favorire lo sviluppo dell’attività sportiva amatoriale e il sostegno delle eccellenze sportive agonistiche locali, attraverso il patrocinio di manifestazioni e gare;
  • Fornire consulenza di allenamento gratuita negli impianti comunali per i principali sport che aiutano la salute (es. corsa, camminata, ciclismo, nuoto…), mettendo a disposizione gratuita dei cittadini degli allenatori competenti e certificati che possano indicare il modo migliore per avvicinarsi a un’attività sportiva amatoriale in tutta sicurezza;
  • Proporre convenzioni pubblico/privato con le associazioni sportive e le palestre della città per consentire l’accesso allo sport a costi concordati;
  • Favorire la pratica sportiva dei disabili e incentivare gli eventi sportivi nelle scuole comunali;
  • Creare strutture sportive, piccoli campi sportivi e playground all’aperto;
  • Riqualificare zone verdi, trasformandole in impianti principalmente dedicati alle attività sportive, prevedendo percorsi salute e di allenamento nei parchi cittadini;
  • Potenziare gli impianti e migliorarne la manutenzione, tramite  l’affidamento alle società Acesi, e sfruttando anche finanziamenti esterni.

Analisi di fattibilità: per i primi nove punti servono esclusivamente volontà politica, collaborazione in sinergia e pochissimi fondi. Per gli ultimi tre punti occorre mettere in campo ogni possibile relazione politica.

Frazioni

Non può esserci rinascita ad Acireale senza un contemporaneo sviluppo delle sue frazioni. Le frazioni acesi rappresentano quasi metà della popolazione, finora sono state considerate un serbatoio di voti, ricordato solo in occasione delle elezioni. Vogliamo quindi creare la figura di referente per le frazioni, nominata dai residenti, una sorta di sindaco di frazione che ne curi gli interessi con un rapporto diretto con l’amministrazione, difendendone i diritti.

Le frazioni hanno problematiche comuni, ma anche temi che le differenziano.

Per contrastare l’isolamento dei territori periferici, e restituire alla città un senso di coesione, occorre migliorare la mobilità da e per le frazioni.

Il decoro urbano è un altro dei punti fondamentali: lavoreremo per assicurare la pulizia delle strade, le scerbature, un’illuminazione sufficiente,  aree a verde e per bambini. Altro tema in comune è quello della sicurezza per il quale necessitano una maggiore presenza dei Vigili Urbani.

Vogliamo realizzare in tutte le frazioni delle bambinopoli e delle aree di svago all’aria aperta anche per la popolazione adulta. Nelle piccole comunità di frazione, gli unici spazi di aggregazione sono spesso quelli parrocchiali. È opportuno che il Comune si impegni nell’individuazione di ulteriori luoghi di incontro, arricchendo così l’offerta e migliorando la vivibilità.

Le pittoresche borgate marinare non possono essere relegate a periferia della città ma devono trasformarsi nei gioielli di Acireale. Bisogna anche individuare parcheggi e aree attrezzate per sosta camper nelle frazioni a mare. E’ necessario incrementare il numero dei solarium comunali in cogestione.

Guardia e Aci Platani hanno problemi differenti, legati alla loro consistente popolazione, in altri contesti territoriali sarebbero stati comuni autonomi, come ad esempio l’assenza di servizi essenziali.

Nelle frazioni a monte andrebbe invece aiutato chi intende avviare attività come bed & breakfast, agriturismi etc. legate alla specificità del territorio. Il turismo non è localizzato solo in centro, ma anche nelle frazioni e investimenti come quello del Cablepark ad Aci Platani vanno ricercati ed incentivati.

L’ampia dimensione del territorio richiede anche un ripensamento in certi servizi, come ad esempio quello della raccolta rifiuti. Individuare un’area adibita ad isola ecologica per le frazioni a nord, troppo distanti da via Catusi ed allo stesso tempo aree di interscambio fra mezzi piccoli e grandi per

ridurre il tempo di espletamento del servizio e quindi il costo, senza arrecare danno ai residenti.

Analisi di fattibilità: Sono temi importanti non tutti facilmente affrontabili con fondi limitati, si opererà quindi diversificando tra interventi immediati di volontà politica e temi a medio/lungo periodo, attivando tutte le possibili fonti di finanziamento.

Lavori Pubblici e Fondi comunitari

I lavori pubblici servono a rendere vivibile una città, presentabile nei contesti turistici e commerciali. Occorre quindi formulare progetti completi e funzionali, spendendo con oculatezza ogni euro previsto.

Invece finora la finalità è stata quella di distribuire denaro e non realizzare opere.  Abbiamo da tempo denunciato le carenze progettuali e di procedimento di alcuni interventi recenti: Villa Belvedere oggetto di lavori criticabilissimi e parzialmente chiusa, Acivivibile inutilizzata, S. Maria La Scala deturpata da opere disastrose,  PalaVolcan con la copertura del tetto che si solleva sotto l’effetto del vento malgrado il recente intervento post tromba d’aria, 3 milioni di euro spesi nel progetto di ristrutturazione del Palazzo di Città, per un cogeneratore mai acceso perché antieconomico, un milione di euro spesi per il Maugeri, ancora lontanissimo da una condizione di agibilità e fruibilità. Abbiamo chiesto, senza avere una risposta definitiva, lo stato di agibilità delle opere pubbliche acesi ed abbiamo pesanti dubbi sull’utilizzo che viene fatto.

Ad Acireale non c’è opera pubblica realizzata senza perizia di variante, anche l’opera più insignificante. Perfino la sbarra al parcheggio Cappuccini ha visto una variante in corso d’opera. Ciò comporta modifiche ai progetti iniziali, evidentemente redatti con colpevole disattenzione, con conseguente aggravio dei costi e pessima qualità nelle realizzazioni come è sotto gli occhi di tutti.

Per porre riparo a questa situazione creeremo innanzitutto un ufficio che si occupi di intercettare i finanziamenti comunitari utili. Attingeremo, inoltre, al fondo regionale di rotazione per la progettazione, recentemente rifinanziato, in modo da avere un parco progetti opere pubbliche cantierabile, ed investiremo tempo e risorse nella cura della fase progettuale.

La programmazione relativa ai Fondi Strutturali Comunitari 2014-2020 vedrà lo stanziamento di notevoli risorse a favore dell’innovazione dei processi e dell’efficienza della Pubblica Amministrazione. In questa fase economica sarà cruciale fare ricorso a tali opportunità.

Sfrutteremo tutte le opportunità di finanziamento disponibili, regionali e nazionali, utilizzeremo i fondi comunitari. Ci attiveremo per attingere anche quelli a “gestione diretta” dall’Unione europea, percorso innovativo per il comune di Acireale. Non ripetermo gli errori del passato cureremo la progettazione ed il monitoraggio delle opere sarà costante.

Prime opere saranno indirizzate:

  1. all’eliminazione dei pericoli stradali;
  2. alla riapertura della Villa Belvedere, mettendo in sicurezza gli alberi;
  3. alla realizzazione del parcheggio scambiatore della stazione ferroviaria;
  4. alla verifica dell’illuminazione stradale;
  5. alla riapertura del teatro Maugeri come centro di aggregazione culturale;
  6. alla valorizzazione dell’anfiteatro in via Scalia, per rilanciare un intero quartiere.

Nell’ambito della Protezione civile è assolutamente necessario rivedere il Piano di Protezione Civile e verificare i progetti relativi al Dissesto idrogeologico.

In ambito  amministrativo, uno dei primi interventi sarà fare luce sulla situazione del Cimitero, ricordando che il project financing nasce durante le passate e disastrose amministrazioni sulle quali ricade la responsabilità della situazione attuale.

Inoltre agiremo sul piano legale per rivalerci su chi ha fatto la progettazione e la direzione lavori alla Villa Belvedere.

Fattibilità: I lavori pubblici implicano per definizione alti costi, per alcune opere immediate sappiamo già dove trovare i fondi all’interno del bilancio, per altre sarà necessario attingere al fondo di rotazione per la redazione dei progetti ed attivare ogni possibile sinergia per i finanziamenti. Fondamentale sarà l’istituzione dell’ufficio speciale intersettoriale “Fondi extra regionali e comunitari”.

Decoro urbano per la nostra città

Qualsiasi ipotesi di progresso della città deve passare attraverso gli interventi e le azioni che portino Acireale al di sopra degli standard attuali.

Non è ammissibile vedere una segnaletica in stato di abbandono o casuale, o una toponomastica mancante o illeggibile. Per essere più efficaci chiederemo anche la collaborazione dei cittadini attraverso un nuovo strumento informatico disponibile per tutti.

NON CONSENTIREMO in alcun modo l’abbandono dei rifiuti.

Saremo anche inflessibili con Tekra per il rispetto del capitolato, in particolare per quanto riguarda la scerbatura delle strade e la pulizia dei tombini.

È essenziale trovare rapidamente una soluzione al degrado delle aree a verde ad Acireale. Sarà necessario disporre di giardinieri, anche in forma temporanea, fino alla conclusione del bando che prevede l’assunzione.

Gli ingressi alla città, biglietto di presentazione, dovranno essere curati. Verranno stipulate apposite convenzioni e verranno richiamati gli eventuali enti (ANAS, Provincia) inadempienti.

Un tema che può sembrare marginale è quello dei servizi igienici pubblici. Dove sono? Vanno realizzati, colpendo contemporaneamente in maniera severa chi utilizza spazi comuni per i propri bisogni.

Altro tema fondamentale è quello dell’ arredo urbano, le aree a verde e le zone a traffico limitato dovranno essere dotate di attrezzature che spingano gli acesi a fruirne.

Proporremo in Consiglio Comunale il piano del colore e dovranno essere applicati i regolamenti che garantiscono una omogeneità delle facciate esterne.

Regolamenteremo dell’utilizzo della posta pubblicitaria, degli impianti pubblicitari, evitando l’uso selvaggio di cartellonistiche fisse e temporanee.

Acireale merita infine una illuminazione pubblica decente e l’eliminazione degli sgradevoli fili che deturpano le facciate dei nostri palazzi.

Interverremo sulla cartellonistica e sulla segnaletica che oggi deturpa l’immagine di Acireale.

Sicurezza

La sicurezza è un tema fondamentale nella vivibilità di una città. Sebbene Acireale non sia una città particolarmente violenta si deve intervenire affinché gli acesi si sentano tranquilli e Acireale possa essere scelta come città da visitare ed in cui avviare attività imprenditoriali.

Il comune si costituirà parte civile in tutti i processi per usura, pizzo o fenomeni simili.

Anche l’Amministrazione Comunale può e deve muoversi in tal senso. Un’azione semplicissima è quella di eliminare il fenomeno dell’abusivismo, partendo dai posteggiatori abusivi ai quali applicheremo il DASPO urbano. Altro tema è quello della sicurezza nelle proprie abitazioni ed in auto. Verrà potenziato ed attivato il sistema di telecamere già in uso nella città, in particolare quelle di Acivivibile, oggi probabilmente spente, sia per monitorare il territorio, sia per verificare che le auto che circolano nel territorio abbiano copertura assicurativa.

Fenomeni come il bullismo e lo spaccio vanno combattuti con la prevenzione nelle scuole e con piazze vive e vissute. Per questo, oltre a farci promotori di strumenti dissuasivi come quello della presenza dei vigili e dell’installazione di  telecamere, interverremo sulla vivibilità dei luoghi e incentivando le opportunità di sana aggregazione.

stefano ali sindaco 5 stelle